Il molino a martelli è una macchina che dispone di un rigido basamento atto a supportare le masse in movimento di cui dispone. Sulla struttura, in profilati saldati, sono ricavate le sedi per i supporti che sostengono il motore elettrico collegato all’asse mediante trasmissione a cinghie trapezoidali.
La cassa sostenuta dal basamento è costituita da un corpo centrale in lamiera di grosso spessore che costituisce la parte inferiore della camera di macinazione e la sede di fissaggio dei sopporti a doppio corpo in ghisa dell’asse del rotore che è equilibrato per garantire la perfetta assialità della rotazione.
La frantumazione del prodotto è realizzata mediante una serie di martelli (trattati termicamente) incernierati su spina temprata montata su dischi forati che vanno così a comporre il rotore.
L’albero, accoppiato al motore elettrico tramite una trasmissione a cinghie di sezione trapezoidale ed una serie di pulegge, trascina in rotazione il gruppo di martelli.
Il prodotto macinato è intercettato dalle griglie sostenute dal telaio con cerniere a catena e tenditore.
Il telaio è sostenuto da due anelli componibili.
L’articolazione dello stesso sulla cassa avviene a mezzo di un perno e la tensione è regolabile con una leva ad eccentrico ed un dado di registro.
Nella bocca di ingresso del prodotto destinato alla macinazione è presente un piano magnetico per impedire l’ingresso nella camera di macinazione di corpi ferrosi.